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Le sculture e i castelli di sabbia

Quando parliamo delle sculture e castelli di sabbia dovremmo più correttamente dire sculture e castelli di sabbia e acqua. L'acqua infatti al pari della sabbia è uno dei due ingredienti insostituibili di queste opere. Essa svolge l'importantissimo ruolo di legare tra loro i granelli grazie alla tensione esistente tra le sue molecole; la stessa debole forza della tensione superficiale delle molecole d'acqua che permette ad una piccola goccia di mantenere la sua forma sferoidale moltiplicata per miliardi di volte quanti sono i granelli componenti una scultura, (ricordiamo che in un cm3 di sabbia da scultura ce ne possono essere più di 4 milioni ) permette di tenere insieme strutture di parecchie tonnellate con un notevole sviluppo verticale ed addirittura con elementi ad arco ed a sbalzo. Se è vero che l'acqua agisce come legante , è vero che la sua azione diventa più efficace se la sabbia bagnata viene costipata in modo tale che i granelli si incastrino il più possibile tra loro e facendo in modo che buona parte dell'aria contenuta tra gli interstizi venga espulsa. Una sabbia ben costipata può avere anche un volume del 30% infereiore a quello precedente quest'operazione. Il peso specifico della sabbia asciutta si aggira intorno a 1,5 – 1,6 ma una volta bagnata e costipata può anche avvicinarsi a 1,9. I professionisti delle sculture di sabbia si avvalgono spesso nella costipazione della sabbia dell'ausilio delle casseformi che non sono altro che dei casseri smontabili di dimensioni adeguate in cui la sabbia viene posta , bagnata e compressa sotto i piedi degli scultori che in queste occasioni sono spesso costretti a ore di duro lavoro prima di mettersi nella condizione ideale per iniziare a scolpire.

Cos'è la sabbia?

Dal punto di vista strettamente geologico la sabbia è definita come un sedimento clastico incoerente con granuli compresi tra 2mm e 1/16mm; in altre parole sono dei sassolini residuo della degradazione della roccia madre.

La sabbia è presente ovunque nel mondo e in alcuni ambienti costituisce l'elemento dominante del paesaggio.

La combinazione dei diversi minerali che la compongono le consentono di assumere una grande varietà di aspetti e sfumature di colore che sono caratteristici della parte del mondo dove si sono formate.

La sabbia, una volta formatasi, viene messa in movimento, accumulata o dispersa, lavorata e selezionata dall'azione singola o combinata di due fondamentali elementi che hanno plasmato il nostro pianeta: l'acqua e il vento.

Osservando la sabbia con una lente di ingrandimento se ne possono facilmente apprezzare le varie componenti; sono rare le sabbie composte da un solo minerale e quelle delle spiagge marine contengono spesso una consistente porzione di gusci di mitili sbriciolati.. La sabbia in un certo senso ci racconta la staria naturale dell'ambiente in cui si è formata o da cui proviene.

Etnologia

La sabbia è un elemento conosciuto e utilizzato da tutte le culture e in tutte le epoche; ancora oggi essa si presta agli usi più disparati nei campi dell'agricoltura dell'edilizia e dell'industria, ma qui ci limiteremo a considerare il ruolo che essa ha avoto nei campi delle arti e della loro espressione.

Le forme di arte legate alla sabbia di tutte le culture ed epoche, pur differenziandosi nelle loro realizzazioni, sono state condizionate da una importantissima caratteristica della sabbia che condiziona molto gli artisti nelle loro opere e soprattutto nel loro spirito: questa caratteristica è la facile e rapida deteriorabilità delle opere stesse che lega fortemente l'idea della sabbia al concetto universale della caducità. Quello che agli occhi di noi occidentali del ventunesimo secolo è un grave punto debole dal punto di vista tecnico, ha costituito un elemento di ispirazione e in taluni casi il motore espressivo dei primi artisti della sabbia soprattutto nelle culture ooliste dell'Asia e di alcuni popoli dell'America settentrionale di epoca precolombiana; il divenire nella sua accezione più profonda si lega al concetto della totalità ed al suo raggiungimento. In questo spirito la sabbia costituiva un mezzo ideale di espressione. La realizzazione stessa delle opere costituiva una vera e propria cerimonia simbolico-rituale caratterizzata da precisi tempi e modi sia in fase di costruzione che nel momento della distruzione del disegno. Alcuni popoli dell'America settentrinale come i Pueblo, gli Apaches, ma soprattutto i Navaho furono grandi realizzatori di disegni di sabbia carichi di forza espressiva vari e fantastici; i disegni avevano grandi dimensioni e narravano del “popolo sacro”, ossia degli esseri soprannaturali e degli eroi culturali che in un tempo arcaico avevano insegnato ai Navaho a vivere in armonia con le forze cosmiche. I disegni dovevano essere cerimonialmente distrutti prima che terminasse il giorno della loro realizzozione.

Un'altra cultura oolista pur molto diversa e distante da quella dei Navaho ha sviluppato delle forme d'arte e delle ritualità dalle straordinarie analogie con quelle americane sia nella tecnica che nello spirito e nella scansione dei tempi cerimoniali: la cultura tibetana. Ancora oggi i monaci tibetani usano le sabbie colorate in un felice connubio tra arte e religione realizzando straordinari mandala al termine dei quali l'opera viene simbolicamente affidata al vento o all'acqua senza che ciò venga percepito dagli artisti come una perdita e tantomeno come una distruzione, ma anzi come una forma di avvicinamento e di unione con il mandala in un'armonizzazione con le altre componenti del cosmo.

Le culture antropocentriche ed in particolare la cultura europea e cattolica rifiutano e combattono nel loro intimo l'idea di caducità, ciò nonostante, soprattutto nella seconda metà del novecento le arti della sabbia hanno contagiato , anche se spesso non comprese , gli artisti europei ed americani.. Abbandonata ogni forma rituale le arti della sabbia hanno qui però sviluppato tecniche raffinate sia per la realizzazione dell'opera che per la sua conservazione nel tempo. Un filone particolarmente fortunato è stato quello delle cosiddette bottiglie di sabbia : le sabbie colorate, con una particolare tecnica , vengono introdotte nella bottiglia creando sia motivi geometrici che disegni elaborati. Questa tecnica , nata in Sud America presso gli indios della Catamarca come arte povera, ha prodotto anche opere di notevole pregio artistico e tecnico e si è diffusa negli altri continenti e soprattutto nel bacino del Mediterraneo. Le bottiglie di sabbia sono un perfetto esempio di adattamento dell'arte della sabbia in chiave moderna, esse hanno infatti tre caratteristiche fondamentali : sono durevoli , trasportabili e commerciabili.

C'è una forma d'arte che pur nata e sviluppatasi nel contesto della cultura occidentalemoderna sembra contenere alcuni elementi di collegamento con le arti del passato: le sculture e i castelli di sabbia. All'origine di questo fortunato filone espressivo non ci sono motivi commerciali ne cerimonie religiose: le sculture di sabbia sono nate dal gioco e dall'uso del tempo libero della società del benessere. Forse non tutti concorderanno sula nobiltà delle origini di quest'arte , ma di sicuro non si puo negare che si tratti di un'autentica novità sviluppatasi in modo autonomo e originale. Le sculture e i castelli di sabbia debbono la loro fortuna al grande sviluppo del turismo balneare avutosi nei decenni successivi al dopoguerra. Le sculture di sabbia sono poi passate da passatempo per amatori attraverso varie fasi di evoluzione che hanno portato fino all'organizzazione di gare tra scultori professionisti e mostre tematiche dando origine ad una nuova generazione di operatori del settore. Questo genere di manifestazioni, alcune delle quali riescono ad attrarre centinaia di migliaia di visitatori, si sono parzialmente emencipate dall'ambito del turismo balneare tanto che oggi numerosi tra questi eventi prescindono dall'ambiente costiero e dalla stagione estiva. Ne è un classico esempio la gara internazionale di Lu Liang che si svolge nell'interno della Cina a più di 1000 km dal mare e a 2000 m di quota; la storia geologica di queste terre ha fatto si che vi si trovino sabbie dei più svariati colori.La manifestazione che si svolge in Marzo e che attrae centinaia di migliaia di visitatori oltre a costituire una ricchezza in termini economici per queste regioni lontane dalle grandi rotte turistiche e commerciali ha subito stabilito un forte legame con il territorio così adatto per la ricchezza di materia prima e per l'entusiasmo con cui è stata accolta dalla popolazione locale.

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